Il partner più sicuro è chi condivide il proprio tetto e non serve la mascherina. Off limits rapporti e sesso orale se uno dei due è contagiato, promosso il preservativo ma per fare barriera alle infezioni sessuali.
Roma, venerdì 17 aprile 2020 – Fedeli per decreto: la persona con cui si condivide l’isolamento forzato è anche il partner più sicuro per fare sesso e non serve la mascherina perché SARS-CoV-2 per ora non è stato trovato nel liquido seminale o vaginale. Queste e altre indicazioni, già proposte al Ministero della Salute, arrivano dalla Società Italiana di Andrologia (SIA), che per chiarire tutti i dubbi sulla sessualità prosegue il servizio telefonico gratuito di consulenza al numero 02/50043133 e fornisce le raccomandazioni su come vivere l’intimità evitando di contagiarsi e di diffondere l’infezione da coronavirus.
“Già moltissimi italiani si sono rivolti a noi per chiedere aiuto e consigli: la maggior parte ci chiede se debbano indossare la mascherina per un rapporto o come sia possibile stare a un metro di distanza di sicurezza nell’intimità – osserva Alessandro Palmieri, presidente SIA e Professore di Urologia Università Federico II di Napoli - Sebbene il contagio non avvenga sessualmente, durante il rapporto è molto difficile non entrare in contatto con le secrezioni infette: per questo il partner più sicuro è chi condivide l’isolamento forzato a meno che non ci sia un comprovato o un alto sospetto di contagio. Via libera ai rapporti sessuali senza mascherina, quindi, ma bisogna astenersi se uno dei due ha contratto il virus o se ha lievi sintomi e una condizione clinica che potrebbe portare a un’infezione più grave, come malattie polmonari o cardiache, ipertensione, diabete, tumori o un sistema immunitario compromesso. Se uno dei due partner ha contratto SARS-CoV-2, inoltre, è bene aspettare la certezza di non contagiare prima di riprendere l’attività sessuale. La masturbazione non diffonde il virus, basta avere l’accortezza di lavarsi le mani ancor più accuratamente e la ricerca di un figlio non richiede la sospensione delle procedure di procreazione medicalmente assistita già avviate. Naturalmente oggi è ancora più importante una buona igiene intima prima e dopo i rapporti sessuali”.
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