Ipogonadismo tardivo: cause, sintomi, trattamento

La diminuzione della produzione e pertanto delle concentrazioni ematiche di testosterone (il principale ormone sessuale maschile) è nell’uomo una conseguenza fisiologica dell’invecchiamento.
In presenza di livelli di testosterone al di sotto dei valori considerati normali e di sintomi specifici si parla di IPOGONADISMO TARDIVO, situazione clinica più comunemente definita ANDROPAUSA e oggi ADAM (Androgenic Decline of the Ageing Male – Diminuzione degli Androgeni nell’anziano) o PADAM (Partial Androgen Deficency of the Ageing Male – Deficit Androgenico Parziale dell’Anziano) a seconda dei livelli ematici dell’ormone.
Si può parlare infatti di Ipogonadismo in senso stretto quando i livelli plasmatici di testosterone totale sono al di sotto di 200 ng/dl, mentre valori tra 350 e 200 ng/dl identificano il deficit parziale.

Epidemiologia

Si calcola che tra 20 e 40 anni il 7% degli uomini presenti valori di testosterone totale <350 ng/dl, percentuale che incrementa progressivamente al 20% tra 60 e 80 anni e cresce ulteriormente fino al 35% dopo gli 80 anni.

Sintomatologia

Oltre ai ridotti livelli ematici di testosterone questa condizione determina numerosi effetti che coinvolgono principalmente la sfera sessuale (diminuzione della libido e disfunzione erettile), l’apparato muscoloscheletrico (riduzione della massa muscolare, ridotta calcificazione ossea con predisposizione alle fratture, senso di fatica) e la sfera psichica (ansia, irritabilità e depressione).

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Cause

Si definisce IPOGONADISMO PRIMITIVO quello determinato da una incapacità dei testicoli di produrre testosterone e una IPOGONADISMO SECONDARIO quello causato da una incapacità dell’ipofisi di controllare la produzione di testosterone.
Nella maggior parte dei casi un singolo episodio patologico o una malattia responsabile dell’ipogonadismo non è riscontrabile; si ritiene che in questi casi vi sia una sorta di esaurimento funzionale dei tessuti che producono o controllano la produzione del testosterone.
In altre situazioni trattamenti chirurgici, traumi, radioterapia, infezioni o trattamenti farmacologici (come quelli per il tumore della prostata per esempio) possono danneggiare la capacità dei testicoli e dell’ipofisi di produrre gli ormoni sessuali maschili.

Trattamento

Il trattamento si basa sulla terapia androgenica sostitutiva e si pone l’obiettivo di ripristinare adeguati livelli di testosterone tramite la sua somministrazione esogena.
Esistono numerose formulazione di testosterone, per via orale, intramuscolare, transdermica e in gel dermico; di queste la via orale è senza dubbio la meno efficace in quanto risente del metabolismo epatico, che rende inefficace una quota del farmaco assorbito, e di un assorbimento intestinale poco efficiente e variabile. Le formulazioni transdermica e in gel dermico, quest’ultimo di recentissima introduzione, possono ovviare a questi problemi ed evitare anche il ricorso alle somministrazioni intramuscolari ripetute. Inoltre le somministrazioni topiche evitano le differenze di concentrazione riscontrate con le altre modalità di somministrazione (picchi plasmatici elevati al momento della somministrazione, bassi livelli dopo un certo periodo di tempo), mantenendo concentrazioni costanti per tutta il periodo di trattamento. Le formulazioni in gel si accumulano nello strato corneo della cute e diffondono in maniera costante agli strati sottostanti durante le 24 ore successive alla somministrazione, dove il farmaco viene assorbito dai vasi sanguigni. La possibilità di somministrare localmente e in maniera efficace questo ormone rende senza dubbio la terapia sostitutiva androgenica molto più semplice e accettata dai pazienti.

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